Mostre

PEOPLE.
a cura di Marianna Cozzuto
PALAZZO CAETANI, CISTERNA DI LATINA
9 - 14 settembre

Le persone sono il bene più prezioso che abbiamo.
Sono il veicolo dei sentimenti, la famiglia, la memoria storica, sono il passato e il futuro.
Il tentativo della mostra fotografica “People.” è appunto quello di porre l’attenzione sulla grande importanza che le persone hanno, nella nostra vita privata, come nella nostra vita sociale, e di chiarire che esse sono (o meglio dovrebbero essere) il principe indiscusso della ricerca scientifica, di ogni azione economica e soprattutto di ogni manovra politica. Una mostra fotografica come primo tentativo di mobilitare le coscienze partendo dal più semplice dei gesti “il guardare”, e quindi, il prestare attenzione.

All’interno dell’esposizione tre sono i fotografi che ci presentano un lavoro programmatico sul guardare le persone:

Francesco Filippo si specializza come fotografo per gruppi musicali, effettuando servizi per esibizioni live e servizi promozionali per band italiane ed internazionali. A questa attività di “fotografo musicale” accosta da sempre una vera ricerca personale, che vede la realizzazione fotografica come il termine ultimo di un complesso percorso intellettuale che coinvolge e interagisce anche pittura, grafica, e video. Per la mostra “PEOPLE.” presenta un lavoro effettuato nel 2008 sulla città di Roma dal titolo "Io sono Roma", deciso e consapevole che le persone fanno la città e la rendono viva, decide di rappresentare la capitale attraverso i lavoratori romani ritratti in posa nel luogo della loro attività. Non foto rubate, quindi, ma vere e proprie rappresentazioni di personalità.

Maurizio Di Pietro, fotografo viaggiatore, si forma attraverso una lunga esperienza personale che parte dalla fotografia di paesaggio, per arrivare alle fotografia di reportage, stimolato anche dalla sua collaborazione con ONG operanti in tutto il mondo. Alla sua formazione aggiunge un corso con Francesco Zizola fotoreporter di fama mondiale e con Claudio Palmisano sulle tecniche di post produzione, esperienze che lo aiuteranno a definire il suo percorso di fotografo di persone. La sua è una fotografia rispettosa, mai invadente, pronta a cogliere la quotidianità dei luoghi in cui si trova, raggiungendo sempre una grande empatia con le atmosfere riprese  nello scatto fotografico, ma soprattutto con le persone, che nei suoi ritratti si rivelano con tutta il loro profondo mistero. Nell'esposizione "PEOPLE." è possibile ammirare alcuni scatti effettuati in Guatemala, Israele, Sri Lanka, Marocco.

Chiara Mallozzi unisce la sua formazione storico artistica, ad una più specifica formazione tecnica di natura fotografica, presso la Scuola Romana di Fotografia. Il suo sguardo è simile ad un battito di palpebre, un immagine gli si pone casualmente di fronte e lei è pronta a coglierla cercando di catturarne con naturalezza le atmosfere, utilizzando come strumento l'inquadratura e il punto di vista. Per la mostra fotografica "PEOPLE." presenta degli scatti urbani impressi ad Amsterdam, Londra, Barcellona in cui è possibile trovare una umanità capace di mostrarsi con tutte le sue sincere espressioni di gioia, stanchezza, disillusione.

L'esposizione è arricchita dalla partecipazione di altri fotografi che si sono confrontati con il tema delle persone:

Beatrice Cianciosi giovane amante della fotografia, è presente all' esposizione come rappresentante del mondo giovanile.Nei suoi scatti la positività e l'energia che solo i giovani sanno sprigionare, si rivela con una nota di nostalgica poesia, sottolineata dall'ambientazione campestre delle foto e dalla presenza di elementi come i palloncini, che ricordano il mondo dell'infanzia.

Bruno Lomasto partecipa all'esposizione con tre fotografie dal titolo "SMS", "pranzo familiare", e "giocando sotto il pontile", in cui rivela la sua particolare capacità di cogliere delicate corrispondenze di line e forme che vengono a crearsi tra gli elementi fisici delle persone ritratte e le linee che compongono i luoghi, donando alla sue fotografie una composizione equilibrata ed un particolare pregio estetico.

Eleonora Mambrini realizza con i soggetti delle sue foto delle interessanti composizioni nelle quali sembra rivelarsi quasi sempre una texture di fondo e un soggetto principale, riuscendo in questo modo a concentrare l'attenzione di chi guarda su ciò che stanno compiendo i personaggi ritratti. Ora una bambina e il suo aeroplanino di carta sullo sfondo uniforme di mattoncini, ora due persone sedute su di una mezza luna che si staglia su di un fondo chiaro.

Gianfranco Mingione partecipa con "PEOPLE." per la prima volta ad una collettiva fotografica. Appassionato di fotografia frequenta un corso teorico ed  uno stage presso uno studio fotografico per poter capire più da vicino i segreti tecnici di quest'arte che tanto lo affascina. E' possibile vedere all'esposizione alcuni ritratti di posa effettuati in bianco e nero.

Michela Chiuchiolo ha una formazione grafica. Pur avendo gli strumenti per poter effettuare delle fotocomposizioni o delle manipolazioni digitali, decide di studiare la fotografia nella sua purezza. Utilizza, quindi, la fotografia per catturare immagini che altrimenti andrebbero perse nella memoria. 

Simone Ferranti utlizza il corpo umano come uno scultore la creta. Attraverso le innumerevoli forme che i corpi nudi riescono a creare egli rappresenta le più diverse sfumature degli stati d'animo umani. Le sue persone, quindi, sono importanti non solo per la loro memoria e per la loro storia ma anche e soprattutto per la loro carne.

Simone Olivieri è un fotografo di moda, collabora con prestigiosi marchi di abbigliamento ed è presente a molte delle passerelle della capitale. Per "PEOPLE." propone delle rappresentazioni di tipi umani che riescono con la sola immagine a dichiarare se stessi, l'anziana donna con tutti i segni che il tempo ha lasciato sul suo viso, il ragazzo che decide di assumere sostanza stupefacenti e che quindi cancella la sua personalità, e con essa parte del volto, e l'artista colto in un momento di meditazione e riposo con gli strumenti del lavoro alle sue spalle.